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domenica 17 settembre 2017

Il battesimo di Ilaria Rossi

La Messa comunitaria di domenica 17 settembre è stata caratterizzata dal Battesimo di Ilaria Rossi, presentata alla comunità da mamma Sara e da papà Roberto. Ha celebrato Don Salvatore, uno dei più importanti punti di riferimento degli scout dei Salesiani, legato a Roberto e Sara.
Don Salvatore ha sottolineato l'importanza del sacramento del battesimo, perchè  Ilaria è rinata, dopo la nascita del suo corpo; col battesimo è entrata nella comunità cristiana, le è stato rimosso il peccato originale, non sarà perciò solo la carne del corpo che la condurrà nella vita, ma la spiritualità ottenuta oggi, con i simboli del battesimo, a incominciare dal crisma dell'olio sacro, che sta a dimostrare la forza ed il coraggio, che Ilaria dimostrerà nella consapevolezza del suo essere cristiana.
Ilaria è la terza figlia di Sara e Roberto, la primogenita Giulia e la più piccolina Claudia hanno seguito con viva attenzione le varie fasi del battesimo della sorellina, intervenendo nei momenti più significativi. Tutta la cerimonia si è svolta in un'atmosfera di grande gioia e serenità, a volte una commozione di gioia ha pervaso i presenti, alimentando sentimenti di amore e di tenerezza: che bello vedere Sara e Roberto, accompagnati da Claudia e Giulia, con in braccio Ilaria, recarsi all'altare al momento dell'Offertorio per porgere a Don Salvatore il Calice, le ampolline e due piantine di fiori. Un esempio importante del valore della famiglia cristiana!
Il padrino Simone e la madrina Angela Dea si sono impegnati a seguire nella Fede Ilaria, esprimendo al celebrante la consapevolezza della loro responsabilità.
Nonna Carla e nonna Luciana, con nonno Marcello, in seconda fila, hanno manifestato con le espressioni del volto tutto il loro amore per Ilaria, che ha subito compreso di essere lei la protagonista della cerimonia, per cui più volte si è fatta sentire con un pianto sonoro, placato solo col passaggio dalle braccia di papà a quelle di mamma!
Numerosi parenti ed amici hanno fatto da cornice a questa importante cerimonia!
La celebrazione è stata arricchita da un'incisiva omelia di Don Salvatore che nel commentare il brano del Vangelo sul perdono, ha sottolineato che il perdono stesso deve essere offerto con amore, quando facciamo un  rilievo ad un fratello lo dobbiamo fare con amore, comunicandogli che anche noi come lui siamo fragili, che il perdono di Dio e la vicinanza col Signore possono darci la forza per comprendere chi siamo, qual'è la nostra funzione nella vita! Le conversioni nella Chiesa - ha proseguito Don Salvatore - sono sempre avvenute perchè il convertito ha trovato un fratello pieno d'amore.......non si è mai verificata una conversione davanti ad un severo rimprovero, che, per quanto giusto, non  potrà mai trasmettere quella vicinanza che fa sentire l'amore! Dobbiamo essere consapevoli - ha concluso - che tutti siamo deboli e peccatori e se il Signore ci perdona non possiamo chiudere il cuore al nostro fratello, che riteniamo ci abbia fatto un torto. Non possiamo cioè comportarci come il servo nella parabola del vangelo, che, dopo aver ottenuto dal padrone il condono del suo ingente debito, non ha pietà di colui che gli deve una somma di gran lunga inferiore! Se Dio ci perdona sempre, quanta colpa abbiamo quando noi che non perdoniamo un ritenuto torto sicuramente  meno grave delle nostre mancanze?!
Una riflessione che speriamo ci accompagni nella settimana, un pensiero - ha detto Don Salvatore - "da portare a casa"!