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Benvenuti nel blog ufficiale della Parrocchia S. Madre di Dio di Macerata.

mercoledì 26 ottobre 2022

MA CHE FESTA RAGAZZI PER I 25 ANNI DI SACERDOZIO DI DON CARLOS!!!

























 25 ottobre 2022. Già dal pomeriggio c'era gran fermento, un insolito via vai non proprio di un qualsiasi martedì e prima delle 18 e 30 la Chiesa era piena come nei giorni festivi, anzi di più, e c'erano anche quelli che don Carlos chiama i natalini e pasquini, quelli cioè che alla messa vengono solo a Natale e Pasqua!!! Ma ci sono anche le Autorità.....la consigliera Regionale Anna Menghi, l'Assessore alla Sicurezza Paolo Renna, la Presidente Area Vasta 3 Daniela Corsi, e quanti da fuori, da Porto Recanati, Morrovalle, Potenza Picena, Loro Piceno e tutte  ma proprio tutte le famiglie della parrocchia. 

Puntuale alle 18,30 entra Don Carlos con ai lati Don Fabio, Parroco delle Vergini, e Don Oscar, che lo coadiuva all'Ospedale, poi i chierichetti, Tommaso, Domenico, Alessandro G, Alessandro S, Matteo, pronti al loro compito e a fare da cornice un'assemblea, che partecipa sentendosi anch'essa protagonista! Il coro, quasi al completo, con Ludovica, Lucia, Valentina, Anna Maria, Elena, Elisa, Camilla R, Camilla G, Lorenzo, al piano Andrea, alla chitarra Giorgio e Nicole, intona il canto d'ingresso..... Come per le grandi occasioni anche il fotografo professionista Mirko, scritturato da Michele!

Vedere queste presenze ti suscita un senso di gioia , perchè tocchi con mano la fraternità, Don Fabio e Don Oscar, concelebranti, danno l'idea della famiglia che unisce, dell'Unità Pastorale, tanto voluta dal Vescovo Marconi, che finalmente riesce a decollare.

Comunque tutto quel movimento, ti fa comprendere che non si tratta di un'Adorazione in silenzio. Saluti, sorrisi, abbracci ti danno l'idea di una serata di festa in allegria. Fa un pò ritornare alla realtà l'intercedere elegante, sobrio e pacato di Marilù che legge la prima lettura, quella che la moglie dev'essere sottomessa al marito. Le solite gomitate dei mariti alle mogli accanto e queste che ribeccano quando la scrittura dice che i mariti devono rispettare le moglie.....Pirandello direbbe "il gioco delle parti!".

Un significato particolare ha assunto il canto Vocazione stupendamente interpretato dal coro "Era un giorno come tanti altri e quel giorno Lui passò......."

L'omelia di Don Carlos resterà memorabile negli annali della Parrocchia........anche per chi è abituato alle sue frequenti affermazioni oltre le righe, non ha potuto non stupirsi!!! Un contenuto insuperabile, fatto di simpatia, riflessione e catechesi, che ha coinvolto l'Assemblea. Mai come stavolta si è assistito ad un'omelia cosi tanto spesso intervallata da scroscianti, calorosi applausi. Tre i punti che l'hanno caratterizzata, ognuno di elevata profondità dottrinale, la cui valenza è risultata eccezionale per la simpatica e scenica versione con cui si è espresso Don Carlos.

Ha iniziato con il ringraziare Iddio , per avergli concesso di raggiungere il traguardo dei 25 anni di sacerdozio, per il quale nè lui nè le persone a lui vicine ci avrebbero scommesso con sicurezza, poi con un pizzico di nostalgia ha ricordato le fasi finali prima dell'Ordinazione......! quindi veniamo ai tre punti:

  • l'allegria caccia il diavolo
il diavolo non può sopportare le persone sorridenti, gioiose, perciò se siamo avari di sorrisi, se siamo portati a lamentarci facciamo il suo gioco e quindi l'invito  ad essere allegri e non solo quando alziamo un pò il gomito......Ecco il colpo di scena: Don Carlos prende dal tavolino a lato dell'Altare una bottiglia di buon vino. Certo il vino può aiutare ma lo spirito gioioso che parla di Dio e che caccia il diavolo lo devi trovare dentro di te.......forse chissà qualcuno pensa che il vino possa aiutare......ma via non divaghiamo!!!

  • essere al servizio degli altri
Ogni sacerdote al momento dell'ordinazione sceglie una frase che lo caratterizzi nella sua missione e lui ha scelto di essere a disposizione degli altri e servire. Per rendere più concreto il suo pensiero, da sotto l'Altare ha preso un grembiule e se l'è indossato .......applausi! Quanto è vero infatti che donare e donarsi fa più bene a chi dà che a chi riceve. Un concetto che specie nei Vangeli delle prime domeniche di questo mese più spesso è stato evidenziato!!! Per Don Carlos questo proponimento è risultato connaturale alla sua formazione di Salesiano e proprio il riferimento a Don Bosco è stata la guida per il suo sacerdozio.

D'altra parte chi non s'accorge della vocazione salesiana di Don Carlos? Se in generale nel Salesiano si vede l'aspetto di vicinanza ai giovani, c'è da aggiungere che Don Carlos non si limita all'insegnamento a scuola o alla presenza in oratorio, al Grest o al campo scuola, ma svolge il suo servire gli altri in parrocchia e in Ospedale, dove le cure mediche non possono essere staccate dall'umana vicinanza di cui il malato parimenti necessita, il bisogno di essere ascoltato, di essere compreso e di non sentirsi isolato, escluso!

  • mi sento benvoluto così come sono

Don Carlos ha poi ricordato i vari luoghi ove ha espletato il suo sacerdozio, prima in Italia poi in Cile quindi il ritorno in Italia in Toscana, a Porto Recanati e qui da noi, nella nostra parrocchia, nell'insegnamento alle Giuseppine, all'Ospedale. Ha ringraziato per essere stato accolto, con i suoi difetti, si è sentito dovunque voluto bene ed ha ricordato quando durante un pranzo nel salone si gareggiò tra parrocchiani su chi avesse ideato la frase più bella e significativa per Don Carlos: vinse Franca Severini con la frase" Guai chi ce lo toglie" Ricordo che in effetti frasi più forti tipo "Santo subito" o "Don carlos Papa", prevedevano comunque un suo allontanamento dalla nostra comunità!

Ha sempre detto  e l'ha ripetuto ieri che egli è il più grande peccatore della comunità, ne ha elencato qualcuno dei suoi peccati.......per poi concludere, rivolgendosi ai presenti... se continuate ad accettarmi così come sono, bene altrimenti.........altro colpo di scena.....da dietro all'altare prende una valigia e fa finta di andarsene.....fermato dal caloroso applauso dei parrocchiani.

Ma le sorprese non sono finite..... dopo la Comunione, Mauro e Lucia vanno all'altare......dallo schermo allestito parte un filmato: è la registrazione di un saluto del Vescovo Marconi, che non potuto intervenire perchè impegnato in ritiro spirituale fuori regione, ha voluto esprimere la sua vicinanza a Don Carlos rivolgendogli parole augurali, di stima e di affetto!

Altro colpo di scena sale sull'altare Rita che porge a Don Carlos il telefono: è la madre, la nostra cara Nilde, in video chiamata, che non riesce a trattenere le lacrime.......Rinnoviamo a lei il nostro grazie per averci donato Don Carlos.

Finite le sorprese....ancora no..... è il momento dei regali:  per la consegna al festeggiato Sonia porge i doni ai piccoli Matteo, Camilla ed Elisa ....Don Carlos li riceve e li scarta:

 La Benedizione Apostolica, a firma di Papa Francesco;

Una Casula di colore rosa, che lascia Don Carlos di stucco.....pensa di essere a Scherzi a parte, ma è Don Oscar che si affretta a spiegare che è la Casula della Gioia e che la si indossa in una  domenica di Avvento e di Quaresima 

Una targa in argento indirizzata " al sacerdote che tutti vorrebbero avere"

Una busta con tante firme......e con ........!!!

e poi?

saluti baci foto........tutti ansiosi di farsi fotografare con Don Carlos vestito da prete...!!!Chi aveva mai visto Don Carlos nell'elegante clergyman indossato ieri dopo la Messa?.......


e si continua in salone dove è stato allestito un superricco buffet, con immancabile brindisino a cui Don Carlos non si è saputo sottrarre, accerchiato dagli animatori accorsi a festeggiarlo.

Che bella serata! Che bella comunità!




lunedì 24 ottobre 2022

LE NOZZE D'ARGENTO DI DON CARLOS LA PARROCCHIA IN FESTA

 


Don Juan Carlos Munoz Caceres, da tutti chiamato don Carlos, è nato a Concepcion (Cile) il 27 maggio 1970 ed è stato ordinato sacerdote il 25 ottobre 1997. Così domani 25 ottobre 2022 la Comunità Parrocchiale di Santa Madre di Dio festeggerà il suo 25° anniversario di sacerdozio, in modo sobrio, con la Messa delle 18,30 e un rinfresco nella sala. L'affetto che i parrocchiani provano per lui si farà sentire così semplicemente, sentiremo la vicinanza di mamma Nilda, a cui va il  ringraziamento per averci donato don Carlos

Facciamo un suo breve excursus 

Dal 2002 al 2004 ha frequentato a Roma la Pontificia Università Salesiana, ottenendo la licenza in educazione con specializzazione in pastorale giovanile, discutendo la tesi finale "Come and See"
Ritornato in Cile nell'agosto del 2004 ha svolto presso quei Salesiani l'attività Pastorale
Nel 2009, rientrato in Italia,  è stato assegnato ai Salesiani di Macerata, riscuotendo vivo consenso specie tra i giovani.
Il 2 settembre 2012, quando i Salesiani di Porto Recanati hanno deciso di lasciare quel centro, Don Carlos ha chiesto ed ottenuto dai suoi Superiori la possibilità di lasciare i Salesiani e di fare un'esperienza di parrocchia, per cui è stato assegnato proprio a Porto Recanati, nello stesso luogo ove operava, che ha assunto la denominazione di Parrocchia del Prezioso Sangue di Gesù!
Intensa la sua attività quale Vice Parroco e responsabile dell'oratorio, in tale ultima veste ha seguito con grande impegno tutti i ragazzi e in particolare ha svolto un'eccezionale attività per i giovani dell'entroterra maceratese che si erano dovuti trasferire a Porto Recanati per il terremoto e vivevano nei camping della zona. Questi ragazzi hanno trovato nei vari laboratori ideati da don Carlos un ideale ambiente per superare il difficile momento di lontananza dal loro territorio. Hanno frequentato con assiduità i laboratori di inglese, spagnolo, chitarra, teologia, scout e altre mille attività che Don Carlos ha saputo mettere in piedi.
Nel settembre del 2017 ha lascito Porto Recanati ed è stato nominato cappellano presso l'Ospedale Civile di Macerata, ricoprendo anche l'incarico di coordinatore del servizio diocesano di Pastorale della Salute.
Il 20 maggio 2018 è stato nominato Parroco della Santa Madre di Dio e da allora con lui abbiamo camminato tanto, dire qualcosa che l'ha  caratterizzato  appare riduttivo, perchè non solo l'oratorio, non solo i Grest, non solo campi scuola, non solo catechismo, non solo gruppi di ragazzi di ieri, non solo prediche, non solo ospedale, non solo vicinanza ai malati, non solo omelie "fuori dal coro",  non solo, non solo, non solo.........tutto lui.... prendere o lasciare e a noi ce l'hanno dato, ce lo siamo preso e non lasciamo andare.....!!!! Don Carlos grazie di esistere.......da una comunità  ti vuole bene!!!  
Gioiamo con te per i tuoi 25 anni di sacerdozio!!!!Brindisino!!!!






domenica 23 ottobre 2022

LA LUMINOSA VITA DI LISA ROSSI





Il 31 ottobre, dopo la messa vespertina, Federica ed Enrico, genitori di Lisa Rossi, hanno raccontato la loro esperienza di vita, da quando avevano appreso del tumore di Lisa, fino alla sua salita in Cielo,  6 anni con alternanze di guarigioni e recidive.
Un periodo vissuto con il sorriso e con quella gioia che Lisa sapeva trasmettere.  Specie nei momenti di sconforto, ha raccontato Federica, era Lisa che le ingiungeva di sorridere e il suo invito ad avere fede in Gesù, che Lisa considerava suo Amico, suo protettore, sua Luce, e di cui aveva la più grande fiducia. Lisa ha vissuto questo periodo in modo assolutamente normale, con forza e con grinta, non ha voluto tralasciare alcuna occasione per stare insieme agli altri e ad aderire ad ogni invito che le veniva rivolto. 
Federica ha raccontato di un episodio, allorquando Lisa aveva ricevuto un invito per una festa di compleanno di una sua amica, ma i genitori con calma la volevano far desistere dal partecipare perchè era concomitante con la terapia, cui  doveva periodicamente sottoporsi. Lisa allora aveva inviato un messaggio alla dottoressa con il cellulare della madre e fingendosi lei chiese se avesse potuto spostare l'appuntamento di qualche giorno. Ottenuto quanto richiesto potè tranquillamente recarsi alla festa. Il rapporto di Lisa con Gesù così vivo e concreto aveva portato i genitori ad avvicinarsi alla fede ed amare Gesù. Hanno fondato l'associazione "Grazie Gesù" on lo scopo di raccogliere fondi a favore dell'Ospedale pediatrico Salesi di Ancona
Pochi dei presnti sono riusciti a trattenere le lacrime, nonostante  Federica ed Enrico raccontassero del sorriso che Lisa aveva saputo trasmettere, riuscendo a contagiare ognuno interno a lei.
Una serata indimenticabile, commovente sì, ma anche capace di far riflettere di quanta forza Gesù può dare a chi crede e si affida a lui.

 

giovedì 20 ottobre 2022

 Cari parrocchiani vi ricordo che ogni venerdi dalle 17 alle 19 ci sono i nostri animatori pronti ad accogliere e giocare con i piccoli. Vi aspettiamo in tanti.

sabato 15 ottobre 2022








 

venerdì 14 ottobre 2022

L'IMMAGINE DELLA MATER MISERICORDIAE IN PARROCCHIA


 
E' arrivata nella Chiesa di Santa Madre di Dio mercoledì 12 ottobre 2022 l'immagine della Madonna Misericordiosa, nel suo pellegrinaggio per le parrocchie di Macerata in preparazione del settantesimo anniversario dell'affidamento della città a Maria con la proclamazione di MACERATA CIVITAS MARIAE.
Il 13 ottobre la presenza dell'immagine della Madonna ha sollecitato il Vescovo a tenere una coinvolgente catechesi  nella nostra Parrocchia dedicata proprio a Maria!
Alle ore 21 tanti i fedeli presenti e a fare gli onori di casa il nostro Parroco Don Carlos che ha accolto con un caloroso saluto il Vescovo Nazzareno Marconi Insieme hanno ammirato il nuovo dipinto posto all'ingresso della Chiesa, presente l'artista Silvio Craia. 
Era il 15 novembre 1952 quando il Consiglio Comunale di Macerata deliberò di porre ai lati dell'immagine di Maria, che si trovava sulla facciata del Palazzo Comunale, l'epigrafe "Civitas Mariae" e di consacrare la città alla sua protezione. Tale immagine era stata ripristinata il 2 settembre 1945 a seguito di una petizione popolare con la raccolta di 20.000 firme, segno del sentimento popolare di devozione alla Madonna della Misericordia.
Il Vescovo si è soffermato sul concetto che il pieno umanesimo lo si acquisisce quando c'è Dio, che non toglie nulla all'uomo, ma dà pienezza al suo progetto di vita. Dio dà una valutazione diversa rispetto all'uomo. Al tempo della nascita di Gesù Salvatore, la donna era poco considerata, le sterili ancor meno e della povertà si evidenziava solo l'aspetto negativo: Dio ha affidato ad una donna povera e vergine, Maria, la salvezza dell'uomo!!! 


















 

venerdì 7 ottobre 2022