Si è svolta lunedì alle ore 21 presso la Domus il Consiglio
Pastorale, presieduto dal Vescovo, Nazzareno Marconi, presenti il Vicario Don Andrea, il Diacono Economo
Antimo Gambardella e i segretari delle Unità Pastorali.
Dopo la preghiera iniziale, con accenno alla situazione in
Ucraina, il Vescovo ha presentato il Diacono Gambardella, nominato punto di
riferimento per il progetto di rendere più coinvolgente l’esigenza della firma
dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica, in occasione della dichiarazione dei
redditi.
CENNI STORICI
A tale proposito il Vescovo ha ricordato momenti decisivi nei
rapporti tra Stato e Chiesa Cattolica. Questa nel corso dei secoli aveva
ricevuto in donazione beni e terreni, per far fronte alle varie attività. Prima con le guerre napoleoniche, poi con la Costituzione dell’Unità d’Italia
la Chiesa s’è vista requisita la maggior parte dei propri beni. Con il
Concordato dell’11 febbraio 1929, lo Stato ha riconosciuto l’avvenuto esproprio
dei beni e, nel contempo, tenuto conto del valore dell’impegno svolto dalla
Chiesa nei confronti di tutti i cittadini, ha concesso una tassazione agevolata
per le sue attività benemerite e un “congruo aiuto” per i parroci.
Nel 1984 c’è stata una
rivisitazione del Concordato e con il voto unanime di tutto il cosiddetto Arco
Costituzionale si è riconosciuta nuovamente l’utilità del servizio svolto dalla
Chiesa, che nella circostanza si è impegnata a riversare tutti i suoi beni
nell’Istituto Nazionale per il Sostentamento del Clero, dove vanno a confluire
anche le somme acquisite con l’8 per mille.
Tali beni vanno amministrati secondo la legge dello Stato e
sono utilizzati in base a progetti che devono essere approvati. Tali progetti sono
finalizzati anche per le opere caritative e per la cura delle opere d’arte
presenti nei luoghi di culto, che alla fine costituiscono patrimonio della Nazione, fosse solo per il valore
attrattivo esercitato sul turismo.
UNAFIRMAXUNIRE
La CEI per sensibilizzare le persone a destinare l’8 per
mille alla Chiesa Cattolica ha predisposto un progetto “UNAFIRMAXUNIRE”, teso a
organizzare iniziative ed attività allo scopo.
Saranno coinvolte 224 Diocesi e 5.000 parrocchie. I referenti
per la nostra diocesi saranno i 19 Segretari delle Unità Pastorali.
Si rende necessario spiegare prima ai parrocchiani e poi
anche ad una platea più estesa le reali destinazioni dell’8 per mille, i cui
introiti non possono essere gestire liberamente, ma vanno indirizzati verso progetti
utili per tutta la comunità.
Molto spesso – ha detto il Vescovo – anche i cattolici
praticanti non danno la dovuta importanza a tale opportunità, talvolta non
evidenziata a dovere dai commercialisti o addetti dei patronati, a cui i
contribuenti si rivolgono. Si rende pertanto necessario sensibilizzare tali
figure se presenti nelle proprie parrocchie.
Inoltre è stato suggerito di coinvolgere pensionati e altri
contribuenti che, pur titolari di CUD, non sono tenuti alla presentazione della
dichiarazione dei redditi. Per questi la parrocchia si potrebbe far carico di
raccogliere il CUD, con la firma di destinazione dell’8 x mille, e presentarlo
all’Ufficio, evitando tale incombenza al titolare, il più delle volte anziano e
propenso ad evitare il più possibile oneri non necessari.
IL PERIODO
QUARESIMALE
Per il periodo quaresimale il Vescovo auspica il ritorno a
quelle pratiche religiose, che la pandemia ha per due anni impedito.
In particolare in accordo con la prefettura sarà possibile
delineare protocolli, per consentire processioni, Via Crucis e altre pratiche
che evidenzino lo spirito di Chiesa in uscita.
Indubbiamente la pandemia, che si spera volga al termine, ha
modificato il volto della diocesi, tanti anziani ci hanno lasciato, molti sono
rimasti soli, altri si sono rassegnati ad una vita in casa ed hanno rinunciato
a frequentare la parrocchia. Famiglie nuove sono arrivate ed altre si sono
trasferite senza che sia stato possibile vivere insieme questi mutamenti.
Si rende pertanto opportuno – ha detto il Vescovo – un
approfondito monitoraggio da parte delle parrocchie e un rinnovato prodigarsi
per attività di promozione dei valori spirituali e sociali che caratterizzano
la comunità pastorale.
In tale contesto appare utile recuperare la Benedizione delle
Famiglie, ad opera dei parroci. I laici potrebbero andare nelle case per la
Preghiera di Benedizione o organizzare incontri con le famiglie. I ministri
dell’Eucarestia potrebbero riprendere a portare la Comunione nelle case. Ogni
iniziativa tesa a coinvolgere le persone è sempre stata ritenuta positiva, ma
ora dopo aver trascorso un lungo periodo di privazioni, appare indispensabile.
Logicamente la ripresa di frequentazione delle case impone
l’adozione di ferree precauzioni. In particolare è necessario indossare la
mascherina per tutto il periodo di permanenza, misurare la temperatura prima
entrare nelle case, preferire sostare nei locali più spaziosi ed arieggiati
della casa, non accettare l’eventuale
offerta di qualcosa da mangiare o bere, in
genere è necessario evitare ogni
possibile causa di contagio.
Il Vescovo ha infine distribuito ai presenti un opuscolo
contenenti riflessioni per la Quaresima, incentrante sul “Come vivere oggi
l’Ascesi”, attraverso il digiuno, la preghiera e la carità, e sul commento
della Parola di Dio il mercoledì delle Ceneri e le cinque domeniche della
Quaresima.
Tale opuscolo può essere consultato e scaricato anche sul
sito della Diocesi.
La prossima riunione del Consiglio Pastorale è fissata per
martedì 26 aprile.
Macerata 23 febbraio
2022
Giorgio Iacobone