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mercoledì 8 giugno 2016

L'incontro con i ragazzi della Cresima e loro genitori

Il 7 giugno alle ore 20 (o giù di lì) si è tenuto l'incontro di fine anno di catechismo con i ragazzi che si preparano alla Cresima.
Folta la presenza dei genitori, che hanno dimostrato il loro interesse nel seguire i figli.
L'incontro è iniziato con l'ascolto dell'Omelia del Papa del 20 maggio 2015, avente per oggetto il rapporto genitori/figli.
Papa Francesco ha preso spunto dalla lettera di San Paolo che raccomanda ai figli di ubbidire ai genitori e a questi ultimi di non esasperare i figli. Questo concetto non significa che i genitori debbano essere blandi con i figli, prendendone sempre e comunque le difese nei confronti di altri educatori, Neppure possono affidare ad altri il compito di salvaguardare i figli, delegandone l'educazione, perchè i primi artefici della condotta dei figli possono e devono essere in primis i genitori. 
Si è poi rivolto ai separati, ai quali ha raccomandato di non rendere i figli ostaggi del loro rapporto di coppia, parlando reciprocamente bene l'uno dell'altro, in modo che i figli non ne risentano della situazione.
 E' vero - ha proseguito il Papa -che spesso il lavoro determina che la la famiglia si incontri solo a sera e che la stanchezza non favorisca un rapporto sereno, ma tali handicap possono essere superati con la vicinanza al Signore e con la condivisione amorevole delle problematiche.
Al termine del filmato Don Andres ha espresso il proprio apprezzamento per la presenza dei genitori e dei ragazzi, elogiando questi ultimi per la serietà e l'assiduità dimostrata durante gli incontri di catechismo.
Quindi un dibattito sul discorso del Papa e poi il via alla conviviale fatta di pizza, dolci, gelati......drink, intervallati da partite a biliardino e a ping pong.
Una serata all'insegna di una comunità viva e unita, dove si auspica che i ragazzi possano crescere con principi sani, supportati da genitori e da altri educatori, in modo che nell'affrontare le prove della vita non perdano la gioiosità, che si ottiene esaltando la spiritualità e non facendosi soccombere dal materialismo assoluto, i cui idoli non possono non essere fonte di disperazione.(vedi anche pagina catechismo 2015/16 in menù eventi)