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lunedì 16 maggio 2016

La novena per i malati

Novena

L'intenzione di preghiera nella novena di oggi era per i malati e come figura di riferimento esemplare è stata scelta quella di Luigi Rocchi.

Luigi Rocchi, nato a Roma il 19 Febbraio 1932, vissuto a Tolentino, muore il 26 Marzo 1979 all'età di 47 anni, dopo averne passati 28 immobile mani e piedi, in un letto, colpito da distrofia muscolare progressiva.

Dai suoi scritti: “Quando si è una candela che si consuma, si può scegliere di ardere in cantina o su un altare”. È impossibile dire quando e per quali vie arriva alla decisione di “ardere sull’altare” il fatto è che da un bel giorno in poi la “mia vita non è più solo dolore; non che non soffra più…però il dolore si è fatto veicolo di gioia, di amore, di vita”.

È stato in contatto con malati e sani, diventando per tutti uno “scomodissimo” consigliere spirituale. Insegnando che “la vera sofferenza è non essere più capaci di amare”, e pregava “che quanti hanno salute si accorgano della fortuna che hanno e della felicità che vivono”.
 
La preghiera

Maria, madre dei deboli e dei piccoli,
di quelli che soffrono e che sono soli,
di coloro che sono malati
e attendono di essere curati
con amore e competenza.

Maria, madre di tutti gli uomini,
di chi ha bisogno di aiuto
nelle proprie condizioni di fragilità
e di coloro che sono chiamati a prendersene cura.

Grazie, per averci dato Gesù Cristo:
medico del corpo e dello spirito
nome e certezza della nostra speranza,
Buon Samaritano che si china
sulle nostre ferite per risanarle.

A te, Maria, con fiducia filiale,
chiediamo di intercedere presso il tuo Figlio,
perché, in qualsiasi condizione
di fragilità e di sofferenza,
ogni persona si senta amata,
curata e accompagnata
in un cammino aperto alla speranza,

che è data a tutti noi dal Signore risorto.

La messa è stata celebrata da don Attilio Marinsaldi ex parroco della parrocchia Immacolata.