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mercoledì 25 maggio 2016

Il funerale di Don Pietro

Nel pomeriggio del 25 maggio si sono svolti in Cattedrale i funerali di Don Pietro.
Ad officiare la funzione il Vescovo Nazzareno Marconi, presente l'ex vescovo di Fabriano Mons. Veccerica e tutti i presbiteri della Diocesi.
La Cattedrale era gremita, perchè i tanti fedeli che avevano avuto contatti con lui, gli hanno voluto porgere l'ultimo saluto.
Il corteo di sacerdoti è sfilato dall'ingresso all'altare, riempiendo poi tutto l'emiciclo.
Ha preso prima la parola don  Pio Pesaresi, che ha ripercorso le tappe di sacerdozio di Don Pietro, consacrato nel 1966, per cui il 20 marzo di quest'anno aveva festeggiato le nozze d'oro col Signore, 50 anni di sacerdozio. Don Pio ha ricordato come dopo i primi anni trascorsi fuori Macerata, don Pietro vi ritornò, dapprima con  l'incarico di Vice Parroco a Santa Croce, quindi parroco a Piediripa e successivamente per oltre 20 anni alla parrocchia della Pace. 
Alla Santa Madre di Dio è stato circa 2 anni ed è stato lui ad inaugurare  la prima festa della nostra parrocchia, determinandola in una domenica del mese di maggio, mese dedicato alla Madonna, in considerazione che la festa della Santa Madre di Dio ricorre il primo gennaio e tale circostanza ne aveva impedito l'organizzazione. 
Attualmente era parroco di San Giorgio.
La prima lettura è stata affidata al consacrato laico Prof. Nazzareno Morresi e dopo il Vangelo l'omelia del Vescovo.
 Mons Marconi ha ricordato un aneddoto della scorsa estate,  quando Don Pietro gli aveva confidato di non aver paura di morire ma di soffrire e lui gli aveva consigliato di rivolgersi in tal senso alla Madonna. Una frase generica, che ora acquista un significato davvero particolare.
Il Vescovo ha ricordato come i sacerdoti sono come tutti gli uomini, anch'essi con difetti, ma comunque hanno scelto questa strada per essere vicino al prossimo e nel commentare il Vangelo del giorno, in particolare la richiesta di Giacomo e Giovanni di restare accanto a Gesù, ha sottolineato che essere primi nella Chiesa significa essere ultimi, servitori del prossimo, disposti a sacrificarsi per gli altri come ha fatto Gesù, fino all'estremo sacrificio della vita.
E' stato ricordato come  don Pietro fosse anche il cappellano della Polizia di Stato di Macerata e a tal proposito è stato letto il telegramma inviato al Vescovo dal Capo dei Cappellani della Polizia di Stato. Erano presenti anche il Signor Questore Giancarlo Pallini e i dirigenti di Polizia Andrea   Innocenzi e Maurizio Marcucci, nonchè la Dirigente della Polizia Stradale Dott.ssa Stefania Minervino ed i vertici dell'Associazione della Polizia ANPS, con il Presidente Angelici.(vedi anche pagina "la morte di don Pietro Parisse" in menù eventi)
la cattedrale gremita già molto prima dell'inizio della funzione funebre

il corteo dei sacerdoti passa davanti alla bara di don Pietro. in alto a sinistra don Andres

Don Pio illustra le tappe della vita sacerdotale di don Pietro

Il consacrato laico Prof Morresi legge la prima lettura

L'omelia del Vescovo Marconi
in prima fila da destra il Questore Pallini, i dirigenti Innocenzi e Marcucci, dietro si intravede la dirigente della Stradale Minervino