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giovedì 17 marzo 2016

L'Adorazione Eucaristica

L'ora di adorazione di questo giovedì è stata preparata dal gruppo Caritas. Tre brani di Vangelo hanno fatto da sfondo: 
- Gv 13,31-35 dice Gesù: "Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho     amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri". Gesù ci comanda di avere per i fratelli lo stesso         amore che ha lui per noi; e per noi sono intesi tutti. Guai se ci fosse un aggettivo a qualificare chi merita il     mio amore: è l'uomo, ogni uomo si chiami: Caino, Giuda, Pilato, Giovanni o Pietro.
- Mc 15,16-21" ... Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le   sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. Costrinsero a portare la sua croce un tale che        passava, un    certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, ....". Bisogna aiutare Gesù,              bisogna aiutare il povero. A chi tocca? "A me" risponde la coscienza cristiana, che si sente responsabile di    tutto e di tutti.  "Agli altri" risponde l'eterno Caino, che sonnecchia in ognuno di noi. ("Sono forse io il        custode di mio fratello?").
- Mc 15,42-46 " ... Giuseppe d'Arimatea ... con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù.         Pilato... informato dal centurione concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo,     lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia.".           A differenza degli uomini che la storia chiama grandi, Cristo nonn ha preso con sé nulla. Ha accettato la       stalla, il fiato degli animali, i poveri doni dei pastori, l'esilio in Egitto, le premure di Marta, il bacio di Giuda,     il rinnegamento di Pietro, la condanna, i dileggi, i chiodi, la preghiera del buon ladrone, il lenzuolo e il             sepolcro di Giuseppe.
Alla fine una serie di domande:
CHI SONO IO DAVANTI A GESU' CHE ENTRA IN FESTA A GERUSALEMME?
- Sono capace di esprimere la mia gioia, di lodarlo?
- Chi sono io davanti a Gesù che soffre?
- Sono come Giuda che per trenta denari lo tradisce?
- Sono come i discepoli che non capivano niente, che si addormentavano mentre il Signore soffriva. La mia      vita è addormentata?
- Quando vedo che la soluzione si fa difficile, mi lavo le mani, non so assumere le mie responsabilità e lascio    condannare?
- Sono io che mi vergogno, come Pietro, di un amico che cade in disgrazia, e giro le spalle per non vedere?
- Sono io come il Cireneo che tornava dal lavoro, affaticato, ma ha avuto la buona volontà di aiutare il      Signore a portare la croce?
- Sono io come quelle donne coraggiose, e come la mamma di Gesù, che erano lì soffrendo in silenzio?
- Sono io come il ladrone che, pentito, sa chiedere il perdono al Signore?
- Sono io come Giuseppe, il discepolo nascosto che veste il corpo di Gesù e lo ospita nel suo sepolcro?
Dov'è il mio cuore? A quale di queste persone appartengo?