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domenica 15 maggio 2016

La Messa comunitaria e la novena per i migranti

La messa comunitaria di domenica 15 maggio è stata celebrata da don Pio, come da programma della festa parrocchiale, che prevede un'alternanza di sacerdoti, che offrono il loro contributo per rendere più efficace il periodo di festa durante la nostra annuale festa.
Nel corso della celebrazione è stato impartito il battesimo ad Elia Colagioni (vedi post a lui dedicato)
Don Pio  Pesaresi ha sottolineato l'importanza della Pentecoste, cioè la discesa dello Spirito Santo, che ci insegna a ben interpretare la Parola del Dio ed ad avere fiducia completa nello Spirito Santo.
 A tal proposito Don Pio ha raccontato la storia di una bambina che doveva partecipare ad un raduno di focolarini di 4 giorni, ma non aveva il coraggio di lasciare la mamma sola,dopo che il papà era andato via di casa con un'altra signora. Aveva quasi rinunciato, ma poi fu persuasa dall'invito dello Spirito ad abbracciare il proprio dolore e dopo una telefonata al papà partì. Tornata trovò il padre pentito a casa e con la sua famiglia riconciliata! Un miracolo? chissà comunque l'affidamento allo Spirito Santo non delude mai!
Don Pio ha espresso l'importanza della famiglia, che va vista come una piccola chiesa, nel senso che riproduce ciò che in grande è la Chiesa. L'attacco della famiglia cui assistiamo in questa fase storica è un attacco quindi voluto dal diavolo, che coinvolge anche la Chiesa.
Particolare emozione ha suscitato il canto intonato dal coro prima del Vangelo: Alleluja Alleluja
La nostra festa non deve finire
non deve finire e non finirà.
perchè la festa siamo noi
che camminiamo verso di Te, Signor.
Perchè la festa siamo noi,
 che insieme cantiamo così!

 Durante la Messa vespertina la novena preparata da Franca e Rossana è stata dedicata ai migranti. Ecco la preghiera:
Signore Gesù, che con i tuoi cari
sei stato emigrante nel Paese  d'Egitto
spinto dall'urgenza di sfuggire alla violenza e al sorpruso,
 donaci di riconoscere in ogni migrante il Tuo volto
e di rispettare la dignità, il bagaglio di umanità
e il tesoro di sofferenza e di amore che porta con sè.
Rendici consapevoli del dovere dell'accoglienza,
perchè chi accoglie l'altro che bussa alle sue porte
accoglie Te e chi lo rifiuta, rifiuta Te,
 che ti sei fatto migrante e pellegrino per amor nostro.
Facci crescere nella solidarietà con chi soffre
 e rendici capaci di trovare vie di giustizia e di pace 
perchè la vita di ogni migrante possa essere custodita
 e promossa in tutto il valore della sua persona,
immagine del Dio tre volte Santo,uno nell'eterna carità.
Figlio eterno, venuto migrante fra noi
perchè noi potessimo essere accolti nel cuore del Padre,
rendici tuoi collaboratori nel manifestare ad ogni migrante
 l'infinita tenerezza e misericordia che hai offerto a noi
per la salvezza nostra, di tutti e di ciascuno,
nel tempo e per l'eternità.
Amen!
A questo proprosito è stata ricordata la figura di Francesca Saverio Cabrini una maestra di Sant'Angelo Lodigiano vissuta a metà dell'800, che non fu accolta in convento per la sua precaria salute, ma fece di più: costituì  un nucleo di suore missionarie sotto la protezione dell'intrepido missionario San Francesco Saverio e divenne patrona dei migranti per la virtuosa opera che compì negli Stati Uniti a favore degli emigranti italiani che lì erano approdati! (Vedi anche pagina festa parrocchiale 2016 in menù eventi)